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giovedì 31 dicembre 2020

STEP EXTRA (2)-Le Cose nella letteratura

Dopo aver definito gli uomini 'animali poetici', ossia capaci di creare, l'autore del libro prosegue:

"Ma creatori di cosa? Creatori di altro, rispetto a ciò che c'è. Il nostro potere risiede sì nel creare cose 'altre' (cose materiali, modificando ciò che già c'è, e cose immateriali, come la musica o le storie), ma soprattutto nel significarle. E' questo uno dei nostri atti poetici più importanti: dare un nome alle cose, attribuendo loro un significato. (...) Le cose esistono al di là di noi, è vero, ma non ci basta indicarle. Per comprenderle, per farle nostre, dobbiamo dar loro un nome. Vi è mai capitato di vedere un fiore che non conoscete? Lo vedete per la prima volta ma non sapete di cosa si tratti. E allora vi informate su come si chiami. Chiedete in giro, fate qualche ricerca su internet. Poi, una volta che vi viene detto il nome, che so, Aubretia, dite di conoscerla. Che cosa ne sapete in più? Nulla. Un suono. Un nome. Nulla di più. Eppure nel momento in cui lo potete ripetere a un'altra persona, vi sentite padroni di quella realtà. Non si è padroni del fiore in sé, ma del suo nome. E con il nome si può dominare la realtà."

Da: "La rotta delle nuvole. Piccole bussole per sognatori testardi." di Peppe Millanta, prima edizione, pag.52

STEP EXTRA (1)-Le Cose nella letteratura

Durante una delle ultime lezioni del corso di Storia delle Cose abbiamo parlato delle 'cose' all'interno della letteratura e di come talvolta un oggetto, un utensile, un attrezzo vengano resi protagonisti delle vicende narrate dagli autori all'interno dei loro grandi classici. 

In questo post ho deciso di non citare un Grande Classico, bensì un passaggio di quello che per me rappresenta un piccolo grande libro, intitolato "La rotta delle nuvole": 

"Che cosa significa essere animali poetici? Per capirlo bisogna scavare nella parola poesia, scenderci dentro per ricercare il suo significato più antico. E allora scopriamo che la parola poesia deriva dal latino pŏēsis, che si ricollega a sua volta al verbo greco che significa 'produrre, fare, creare'. E scavando un po' più a fondo, si risale alla radice sanscrita *pu- che ha il significato di 'generare, procreare'. Quindi essere animali poetici significa essere animali creatori, cioè capaci di creare."

Questo concetto di 'animali poetici' si ricollega al concetto di 'storytelling animals' di cui parla Gottschall ne "L'istinto di narrare. Come le storie ci hanno resi umani.", il significato di queste parole verrà spiegato meglio nel post successivo. 


martedì 22 dicembre 2020

STEP #27-Mappa Concettuale

Di seguito è rappresentata una particolare mappa concettuale, detta in gergo rete neurale semplice, che evidenzia i collegamenti esistenti tra i concetti su cui si fonda la spettrofotometria. 





lunedì 21 dicembre 2020

STEP #26-La chimica dello spettrofotometro

Lo spettrofotometro è uno strumento che serve per leggere le assorbanze delle soluzioni ad una certa lunghezza d'onda e per stimarne la concentrazione. Questo strumento ha un'importanza rilevante nelle analisi chimiche, biologiche e di laboratorio, in quanto viene utilizzato per verificare la qualità del campione preso in esame. Questa tecnica trova applicazione nella determinazione qualitativa e quantitativa di numerose sostanze nel campo chimico, ambientale, farmaceutico ed alimentare. La spettrofotometria si basa sull'assorbimento di radiazioni elettromagnetiche monocromatiche del campo del visibile e dell'UV da parte di molecole. Le leggi che governano questi fenomeni sono già state approfondite in alcuni post precedenti: assorbanza, legge di Lambert Beer


Da: 

-https://www.metalcoating-group.com/portfolio-item/spettrofotometro/

-https://www.chimica-online.it/download/spettrofotometria.htm


domenica 20 dicembre 2020

STEP #25-Le cose del passato, presente e futuro

Sin da bambino sono sempre stato affascinato dal potere espressivo delle parole. Una sequenza ordinata di simboli alfabetici, chiamati lettere, è in grado di evocare istantaneamente le più svariate emozioni, dalla contentezza al timore, dalla malinconia alla speranza, per citare le più comuni. Proprio per questo, mi è sempre piaciuto scrivere e cercare di 'catturare' alcuni attimi di vita vissuta, per avere l'illusione di poterli portare con me più a lungo. Forse, in fondo, aveva ragione Svevo nel dire che al di fuori della penna non c'è salvezza

Dunque, se dovessi pensare ad un oggetto che rappresenti il mio passato, la scelta non potrebbe che ricadere su questo vecchio diario:

Un diario di bordo in cui, ormai da anni, appunto ricordi preziosi, fotografie e piccoli souvenirs, così da poterli rivivere anche a distanza di tempo, semplicemente sfogliando le pagine. 


Anche la cosa del presente ha a che fare con le parole, si tratta di una poesia di K. Kavafis intitolata "Itaca", regalatami da una professoressa del liceo che prequentavo. 

Il tema principale della poesia ruota attorno all'importanza di valorizzare il percorso di un viaggio nella sua interezza, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sulla meta. Credo che rappresenti al meglio la mia situazione e quella di molti miei coetanei: è importante coltivare un sogno (o, perchè no, anche più di uno) ed inseguirlo con passione e tenacia, ma non bisogna dimenticarsi di fermarsi ogni tanto e respirare a pieni polmoni le cose che ci circondano e che rendono speciale il Nostro viaggio. 


Pensando invece al futuro e alle incognite che porta con sè, mi piace avere sempre con me questo cartoncino:

Lo trovai sulla confezione di un sandwich su un volo aereo nell'estate del 2016 e, immediatamente, la scritta catturò la mia attenzione: Is it a step or a stop? Credo infatti che, qualora ci si trovi di fronte ad una decisione difficile, sia utile porsi questa domanda: si tratta di un'opportunità per crescere e migliorare (step), o piuttosto di un rischio vano (stop)?

Non credo che la compagnia aerea, nel momento di scegliere il fornitore di cibi e bevande per i suoi passeggeri, avesse in mente di offrire uno spunto di riflessione così ampio e complesso, ma non è forse questa la capacità straordinaria delle parole? Suscitare emozioni, stimolare le menti, unire con un indissolubile fil rouge passato, presente e futuro. 




STEP #28-Sintesi Finale

Mi piace pensare alla scrittura di questo blog come ad un viaggio [ STEP 25- Il viaggio secondo K.Kavafis ] , di certo non una metafora trop...