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domenica 20 dicembre 2020

STEP #25-Le cose del passato, presente e futuro

Sin da bambino sono sempre stato affascinato dal potere espressivo delle parole. Una sequenza ordinata di simboli alfabetici, chiamati lettere, è in grado di evocare istantaneamente le più svariate emozioni, dalla contentezza al timore, dalla malinconia alla speranza, per citare le più comuni. Proprio per questo, mi è sempre piaciuto scrivere e cercare di 'catturare' alcuni attimi di vita vissuta, per avere l'illusione di poterli portare con me più a lungo. Forse, in fondo, aveva ragione Svevo nel dire che al di fuori della penna non c'è salvezza

Dunque, se dovessi pensare ad un oggetto che rappresenti il mio passato, la scelta non potrebbe che ricadere su questo vecchio diario:

Un diario di bordo in cui, ormai da anni, appunto ricordi preziosi, fotografie e piccoli souvenirs, così da poterli rivivere anche a distanza di tempo, semplicemente sfogliando le pagine. 


Anche la cosa del presente ha a che fare con le parole, si tratta di una poesia di K. Kavafis intitolata "Itaca", regalatami da una professoressa del liceo che prequentavo. 

Il tema principale della poesia ruota attorno all'importanza di valorizzare il percorso di un viaggio nella sua interezza, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sulla meta. Credo che rappresenti al meglio la mia situazione e quella di molti miei coetanei: è importante coltivare un sogno (o, perchè no, anche più di uno) ed inseguirlo con passione e tenacia, ma non bisogna dimenticarsi di fermarsi ogni tanto e respirare a pieni polmoni le cose che ci circondano e che rendono speciale il Nostro viaggio. 


Pensando invece al futuro e alle incognite che porta con sè, mi piace avere sempre con me questo cartoncino:

Lo trovai sulla confezione di un sandwich su un volo aereo nell'estate del 2016 e, immediatamente, la scritta catturò la mia attenzione: Is it a step or a stop? Credo infatti che, qualora ci si trovi di fronte ad una decisione difficile, sia utile porsi questa domanda: si tratta di un'opportunità per crescere e migliorare (step), o piuttosto di un rischio vano (stop)?

Non credo che la compagnia aerea, nel momento di scegliere il fornitore di cibi e bevande per i suoi passeggeri, avesse in mente di offrire uno spunto di riflessione così ampio e complesso, ma non è forse questa la capacità straordinaria delle parole? Suscitare emozioni, stimolare le menti, unire con un indissolubile fil rouge passato, presente e futuro. 




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